Carriera FM16 | Esonerato !

Dopo poco più di sei mesi, la mia esperienza al Persik Kediri si è conclusa come peggio non avrebbe potuto.

Del resto, considerate le ambizioni della dirigenza ed i risultati della squadra, non poteva essere altrimenti e riconosco che forse c'è stata un po' di presunzione da parte mia nell'accettare, come primo incarico da professionista, la panchina di una squadra che mirava apertamente a vincere il campionato.

Insomma, credo che questa presunzione, evidenziata ancor di più dalla mia totale ignoranza del calcio indonesiano, sia stata la causa dei miei mali e anche se, magari, non è mancato il concorso di qualche fattore esterno, non posso fare altro che prendermela innanzitutto con me stesso.

Di fatto, adesso mi ritrovo in Indonesia senza un lavoro e con mille pensieri che mi passano per la mente, ma con uno che domina su tutti. 

Proprio per le ragioni sopra esposte, ho un dubbio che mi assilla fin dal momento dell'esonero: sarebbe meglio fare le valigie e tornare in Italia, cercando di sfruttare le conoscenze in mio possesso, oppure provare a me stesso e agli altri che quella con il Persik è stata un'avventura sfortunata e che so fare di meglio anche in condizioni sfavorevoli?

Non è decisione da poco, perché entrambe le opzioni hanno, ovviamente, dei pro e dei contro (optare per un ritorno in patria, ad esempio, significherebbe stare fermi almeno fino a luglio). I giorni passano senza che io riesca a prendere una decisione definitiva, ma alla fine sono gli eventi a indicarmi la strada.

Dopo nemmeno due settimane dalla fine della mia avventura al Persik, vengo contattato da un altro club della Premier Division indonesiana, il Persibat, che mi propone un colloquio di lavoro. Mi sembra un segno del destino e decido di accettare; il colloquio si svolge senza intoppi (non pongo condizioni, né faccio richieste di alcun tipo) e resto in attesa di notizie.

Notizie che arrivano a tempo di record, perché nel giro di 24 ore la dirigenza del Persibat mi offre un contratto con scadenza giugno 2017, anziché 2016. Con la Premier Division indonesiana che è già arrivata a circa 3/4 del suo cammino, una scadenza del genere mi sembra ideale, perché mi darebbe il tempo di prendere le misure alla squadra in vista del prossimo campionato; inoltre, la vedo come un segno di fiducia nei confronti del sottoscritto, visto che in fase di colloquio si era parlato di progetti a lungo termine.

Certo, bisognerà stare attenti a non retrocedere, ma in virtù di queste considerazioni accetto senza indugi, nonostante il livello del club sia decisamente inferiore rispetto al Persik... e di conseguenza anche lo stipendio. 

Così, in un batter d'occhio e senza quasi rendermene conto, ho un nuovo incarico: da domani sarò il nuovo allenatore del Persibat.


  

Commenti

  1. Ke la forza sia con te!

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    1. Stavolta spero di riuscire, anche se non ho avuto Yoda per maestro :-D

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