Carriera FM16 | Persibat Batang, Super League Indonesia, stagione 2020/21 - 3

Al termine del girone di andata, il Persibat Batang occupa la tredicesima posizione, a quattro punti di distanza dalla zona retrocessione e a nove dalla testa della classifica.

Vista la situazione, ritengo molto improbabile che, come pronosticavano i bookmakers ad inizio campionato, riusciremo a lottare per il titolo, ma non intendo comunque restare lì a due passi dai bassifondi e fare peggio della stagione passata. Perciò, prima di tutto devo cercare di capire cos'è che non ha girato per il verso giusto. 

Analizzando la prima parte del campionato, quello che salta subito all'occhio è un vecchio vizio del Persibat: la stragrande maggioranza dei punti accumulati è arrivata dagli incontri casalinghi, mentre nelle otto trasferte abbiamo racimolato solo 3 dei 24 punti disponibili. Inoltre, le cinque sconfitte esterne sono sempre state di misura e sono spesso arrivate al termine di incontri che, se fossero stati di pugilato, avremmo tranquillamente vinto ai punti. In cosa, dunque, ho sbagliato?

Al termine delle mie considerazioni, la conclusione è sempre la stessa: la mentalità con cui abbiamo approcciato molte partite non era quella giusta. Se, però, in passato ero stato un po' presuntuoso, stavolta ritengo più probabile che, forse in virtù dei pronostici, alcune squadre ci abbiano affrontato giocando in maniera più guardinga, preferendo usare difesa e contropiede anche tra le mura amiche. Se a questo uniamo la scarsa vena sotto rete di Travancic e Yana (ho visto sbagliare cose che voi umani...), i possibili cali di concentrazione ed il sopravvenire della stanchezza nei minuti finali delle partite, potremmo avere una spiegazione plausibile alle nostre sconfitte esterne, spesso scaturite da singoli episodi.

Quello che ho appena provato ad esprimere sinteticamente è, comunque, il frutto di lunghe elucubrazioni che hanno richiesto giorni, giorni che, nel frattempo, ci hanno portato alla prima partita del girone di ritorno (cliccate sulle immagini per ingrandirle)

            
Non potevamo ripartire in modo migliore e visto che la vittoria ha alzato il morale, sull'onda dell'entusiasmo (ed anche per le ragioni sopra esposte) decido di ingaggiare un nuovo difensore centrale, l'australiano Tomislav Mrcela

   
Disponibile a parametro zero, Mrcela prende il posto del giovane brasiliano Gustavo, finora titolare. La decisione è sofferta, sia perché comporta un aumento dei costi, sia perché il ragazzo non ha demeritato, ma per migliorare resistenza e concentrazione della difesa non ho altra scelta che agire sugli stranieri. Diversamente, a saltare sarebbe stato Haryanto, l'omologo indonesiano che è decisamente meno forte del giovane carioca.

Gustavo, ovviamente, non la prende bene e cerca di mettermi contro lo spogliatoio, ma il suo tentativo fallisce miseramente, tanto da non essere assecondato nemmeno dal connazionale Preguinho, che ha seguito la sua stessa sorte ed ha lasciato il posto da titolare all'ormai recuperato Sakan.

Perso il posto nella rosa per la Super League, i due brasiliani diventano titolari fissi della squadra che gioca la Coppa d'Indonesia, competizione da cui arrivano le uniche gioie di questo periodo


Passiamo di nuovo il turno, ma continuiamo a soffrire in campionato, complici due turni in trasferta contro la più seria candidata al titolo e la squadra campione in carica. Nel frattempo, le notizie su un possibile cambio al vertice sono diventate di dominio pubblico


e forse destabilizzano un po' la squadra, che a febbraio continua a stentare


A questo punto della stagione, la classifica ci vede occupare il 14° posto, ad un solo punto dalla zona retrocessione. A parziale giustificazione, va detto che probabilmente la nostra situazione è anche figlia di una serie di infortuni che, a partire da fine gennaio e fino alla fine della stagione, ridurranno all'osso la rosa. Saltano uno dietro l'altro e non per pochi giorni alcuni titolarissimi: tanto per fare un nome, lo stesso Mrcela, appena arrivato, ha il tempo di giocare una sola partita prima di fermarsi per quattro settimane.

Insomma, la situazione è critica, ma fortunatamente la squadra ed il sottoscritto godono dell'appoggio e del pieno sostegno della tifoseria (vedere per credere i commenti alla fine di questo post). Per quanto mi riguarda, sono convinto di essere sulla giusta strada e nutro molta fiducia nel fatto che, recuperando qualche giocatore, faremo sicuramente meglio, come sembrano confermare i risultati di marzo


Certo, brucia maledettamente la sconfitta interna contro lo PSIM, ma la gioia della prima vittoria in trasferta della stagione, assolutamente inaspettata perché arrivata in casa della capolista Borneo FC, è un vero toccasana per tutto l'ambiente. Ambiente che si gasa ulteriormente dopo l'ennesimo passaggio del turno di coppa, stavolta avvenuto a spese della prima avversaria di livello, l'Arema, squadra che battiamo anche nel successivo turno di campionato


Purtroppo, però, le restanti partite di aprile sono avare di soddisfazioni: stavolta a fare veramente male (non mi sarei mai aspettato di dirlo tre/quattro mesi fa) è la nostra eliminazione dalla Coppa d'Indonesia. A dare fastidio non è tanto il fatto che a buttarci fuori sia il Persija, squadra che in Super League è in piena zona retrocessione, quanto l'amara constatazione che, dopo il 2-2 esterno che ci avvantaggiava non poco, veniamo sconfitti al Moh Sarengat, puniti per l'ennesima volta da un unico episodio all'interno di una partita controllata per 90 minuti.

Il dispiacere è tanto non solo perché siamo usciti ad un passo dalla semifinale, ma anche perché vincere la coppa avrebbe spalancato al Persibat le porte per la Champions League asiatica, con tutte le ricadute economiche del caso. Come se non bastasse, a fine aprile arriva anche la notizia che le trattative per la cessione della società si sono chiuse negativamente. Perciò, abbandonata ogni speranza che, almeno nell'immediato, la situazione finanziaria possa migliorare, devo concentrarmi solo sul finire bene la stagione.

Fortunatamente, a fine aprile la nostra classifica non è più così preoccupante e la vittoria contro lo PSIR ad inizio maggio ci consegna la certezza matematica della salvezza. Con la mente sgombra da distrazioni, pensieri e pressioni di vario tipo, chiudiamo il nostro campionato in bellezza, vincendo tutte le partite restanti


 riuscendo così a confermare l'ottavo posto raggiunto nella stagione precedente


Il piazzamento finale permette a me di conseguire il secondo posto per il premio Allenatore dell'anno (cosa che mi fa riflettere sulle nostre reali possibilità di lottare per il titolo)


e ad Hasan, capitano e terzino destro del Persibat, un posto nella squadra dell'anno della Super League indonesiana


Finita la stagione, i giocatori vanno in vacanza ed a me non resta che pensare a come ricostruire la squadra. Già, ricostruire, perché alla scadenza del contratto lasceranno la squadra cinque titolari. In pratica, dovrò rifare tutto l'attacco e trovare tre nuovi mediani/centrocampisti centrali, visto che Sakan, a cui stavo pensando di proporre il rinnovo, proprio nell'ultima partita ha subito un bruttissimo infortunio


Qualcuno obietterà che è da stupidi stare a guardare mentre ti sfilano via a costo zero tutti questi titolari, ma, credetemi, non è che avessi molta scelta. Con il bilancio del Persibat in rosso e le richieste dei giocatori mai inferiori al doppio del loro ingaggio attuale, era veramente difficile, se non impossibile, trovare un accordo.

In ogni caso, tra gennaio e giugno anche io non sono rimasto con le mani in mano e nei limiti delle possibilità del club mi sono dato da fare. Ma di tutto questo ed altro ancora vi parlerò, ovviamente, nel prossimo post.


      

Commenti

  1. ma non ti converrebbe cambiare squadra, magari in una lega piu importante? gli anni passano...

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    1. Ciao.
      Lo so che gli anni passano, ma quando ho scelto di intraprendere questa carriera ero consapevole dei "rischi" a cui andavo incontro. L'intenzione era quella di fare un percorso "realistico" e intendo rispettarla.
      Del resto, non credo sia logico dimettermi per poi aspettare non si sa bene cosa (in fondo, non ho ancora vinto nulla). Sono, però, pronto ad ascoltare eventuali offerte provenienti da squadre di maggior prestigio o che militano in campionati più importanti, ma, ripeto, sono convinto che per aspirare a panchine più prestigiose (e non parlo di top club europei) prima dovrò dimostrare qualcosina :-)

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