Al termine di un precampionato che, dal punto di vista degli eventi, ha toccato il suo apice con il cambio al vertice della società, il Persibat Batang si accinge ad iniziare la sua quarta stagione nella Super League indonesiana.
Non tenendo conto del già citato passaggio di poteri, rispetto al passato il nuovo campionato si annuncia già diverso dai precedenti per almeno due motivi: il primo relativamente (in)influente ed il secondo ben più denso di significati ed, eventualmente, gravido di conseguenze per il sottoscritto. A cosa mi riferisco? Lo spiego subito.
Partiamo dal primo punto: da quando sono arrivato al Persibat abbiamo sempre giocato la prima partita di campionato in trasferta, tanto che nel recente passato ho pensato (sbagliando) che ci fosse quasi una congiura ai danni del club. Quest'anno, invece, non sarà così ed affronteremo i nostri primi avversari tra le mura amiche del Moh Sarengat, con, si spera, tutti i vantaggi, per quanto relativi, che la cosa comporta.
Se si è anche solo un tantino scaramantici, già questo segno di discontinuità rispetto al passato potrebbe avere dei significati importanti, ma non è nulla rispetto al secondo. Infatti, la nuova dirigenza si rivela molto ambiziosa ed alza di un bel po' le aspettative rispetto alla gestione precedente (cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Nell'arco di un anno, le richieste sono passate dalla lotta per la salvezza alle posizioni di alta classifica: un bel salto di qualità che non mi spaventa (nelle ultime due stagioni disputate ci siamo piazzati all'ottavo posto e punto sempre a migliorare), ma che nella sua ambiguità (quanto vicino alla vetta?) potrebbe nascondere qualche insidia.
Ad ogni modo, il campionato chiama e la nostra prima partita si conclude con un trionfo. Strapazziamo lo PSIR, ma successivamente non siamo in grado di fare punti né con l'Arema in trasferta, né con lo Sriwijaya in casa; anzi con quest'ultimo, storicamente favorito nella lotta per il titolo, perdiamo pure la nostra "verginità" casalinga stagionale. Per chiudere in modo adeguato (sono ironico) un mese decisamente poco ricco di soddisfazioni, strappiamo, soffrendo, un punto contro il neopromosso Bali United
Raccogliere solo quattro punti sui dodici disponibili a settembre non è certo una media da squadra che ambisce a posizioni di alta classifica, anche se il calendario ci ha messo subito contro due squadre decisamente toste come Arema e Sriwijaya. Inoltre, la rosa non è al completo, perché mancano all'appello una punta e tre mediani/centrocampisti centrali.
Nelle ultime settimane di mercato, ho cercato affannosamente giocatori in grado di farmi fare un salto di qualità in questi reparti, ma senza fortuna. Solo a fine settembre riesco ad ingaggiare una punta che soddisfa quasi completamente le mie aspettative, il congolese Gildas Mpassi
Per il centrocampo, invece, non trovo soluzioni interessanti; di conseguenza, non posso fare altro che coprire i buchi in rosa e confermare titolare uno dei giovani brasiliani che ho in squadra da qualche mese, Bruno Thiago, centrocampista centrale che, provato nelle amichevoli e solo da poco rientrato da un infortunio, ha già dato buona prova di se nelle ultime due partite di settembre.
Alla fine della sessione di mercato, questi sono i trasferimenti che hanno interessato il Persibat
Chiusa almeno fino a gennaio la possibilità di intervenire sul mercato, non resta che pensare al campionato. Così, tra ottobre e novembre ci diamo un po' da fare
La squadra gira bene ed i risultati sono lì a confermarlo. Mpassi ha una media di un gol a partita, ma chi mi stupisce di più è Bruno Thiago che, nonostante la giovane età, è cuore e mente di questa squadra. Non segna, ma non scende mai sotto l'8 in pagella ed anche nella sconfitta contro il PBR è uno dei migliori in campo: continuando a giocare con questa continuità, potrebbe essere l'uomo in grado di dare una svolta alla storia della società.
Dopo la consueta pausa per gli impegni internazionali, il campionato riprende e la squadra continua imperterrita il proprio cammino
Come al solito, a fine dicembre facciamo anche il nostro esordio in Coppa d'Indonesia e giusto a cavallo tra la partita di andata e quella di ritorno, all'apertura della sessione di gennaio del mercato si unisce alla rosa un nuovo giocatore, l'ala Andik Vermansyah
Nazionale indonesiano, Vermansyah era stranamente libero da diverse settimane; perciò, dopo averlo osservato a lungo, non mi sono lasciato scappare l'occasione, nonostante non avessi necessità specifiche sulle fasce e lo stato negativo delle finanze societarie, confermato dall'ennesima notizia in tal senso
A confermare il fatto che le cattive notizie non arrivano mai da sole, anche le prime settimane di gennaio si adeguano al momento contingente, decisamente non troppo felice visto che nelle ultime tre partite del girone di andata portiamo a casa solo tre dei nove punti in palio
Dulcis in fundo (sono sempre ironico), proprio al termine della partita con lo PSIR arriva anche la conferma del trasferimento di Bruno Thiago al club brasiliano del Ponte Preta
Considerato il livello delle sue prestazioni e la giovane età, sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe bussato alla porta e che sarebbe stato difficile resistere ai richiami di società più importanti, ma speravo di riuscire a trattenerlo fino alla fine del campionato. Purtroppo, così non è stato e adesso mi tocca trovare un sostituto all'altezza per la seconda parte del campionato che, al giro di boa, ci vede in buona posizione
Siamo quarti, a undici punti dalla prima e a nove da quel secondo posto che dovrebbe consentici di accedere alle coppe continentali. Ci riusciremo? Di sicuro, molto dipenderà da quel che succederà nelle due settimane che mancano da qui alla chiusura della finestra di mercato.
Trovare un degno sostituto di Bruno Thiago non sarà facile e, ammesso che riesca a trovarlo, bisognerà tenere conto dei tempi di inserimento del potenziale nuovo acquisto. Insomma, non sarà facile migliorare, o anche solo confermare, quanto fatto finora, ma non siamo mai stati così in alto a questo punto della stagione e intendo giocarmela, ovviamente, fino alla fine.
Perciò, Forza Persibat... e appuntamento al prossimo post!
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