Al termine del girone d'andata, il Persibat Batang occupa la seconda piazza nella Super League indonesiana, a sette punti di distanza dal Borneo capolista. Con ancora metà campionato da giocare, recuperare lo svantaggio, per quanto difficile, non sembra impossibile, anche se diversi fattori potrebbero complicare ulteriormente il cammino della squadra.
Infatti, il Persibat sta per iniziare la sua prima avventura continentale e temo che i troppi impegni in calendario, cosa a cui non siamo abituati, possano rendere ancora più difficile la rimonta.
Inoltre, gli ultimi risultati in campionato hanno evidenziato il fatto che facciamo fatica a fare bottino pieno contro squadre molto chiuse in difesa, scelta tattica che, a quanto pare, la stragrande maggioranza delle nostre avversarie in Super League sembra preferire quando ci incontra.
A tal proposito, dopo aver riflettuto a lungo, decido di non cambiare il modulo attualmente in adozione, perché l'idea di abbandonare in corsa un sistema di gioco già rodato a favore di uno da assimilare per intero non mi convince per niente, soprattutto con gli impegni continentali alle porte.
Così, alla fine decido di fare dei piccoli esperimenti all'interno dello schema che già conosciamo, nella speranza che qualche trovata possa rivelarsi decisiva. Come vedete, però, la musica non cambia (cliccate sulle immagini per ingrandirle)
A tal proposito, dopo aver riflettuto a lungo, decido di non cambiare il modulo attualmente in adozione, perché l'idea di abbandonare in corsa un sistema di gioco già rodato a favore di uno da assimilare per intero non mi convince per niente, soprattutto con gli impegni continentali alle porte.
Così, alla fine decido di fare dei piccoli esperimenti all'interno dello schema che già conosciamo, nella speranza che qualche trovata possa rivelarsi decisiva. Come vedete, però, la musica non cambia (cliccate sulle immagini per ingrandirle)
A metà febbraio, la rimonta sul Borneo appare sempre più improbabile e, cosa che mi rattrista maggiormente, siamo anche fuori dalla Champions League, visto che veniamo eliminati dai giapponesi del Sendai Lumiere proprio nello spareggio decisivo per l'ingresso ai gironi.
Ad ogni modo, l'uscita dalla CL non sancisce la nostra esclusione definitiva dalle competizioni continentali. Infatti, dopo l'eliminazione ai playoff veniamo inseriti di diritto nella fase a gruppi della Confederation Cup (per intenderci, l'equivalente dell'Europa League) che prenderà il via proprio a fine febbraio.
Nel frattempo, per il Persibat è iniziato quello che, dal punto di vista degli impegni agonistici, definirei un ciclo terribile, non tanto (e non sempre) per la qualità degli avversari, ma per la frequenza con cui giochiamo: in pratica, dalla fine di gennaio e fino a maggio inoltrato disputeremo una partita ogni 3-4 giorni.
Gli impegni sono talmente tanti che, per non dilungarmi troppo, preferisco mostrarvi il prospetto delle partite che disputiamo tra metà febbraio e fine marzo
Nonostante i tanti infortuni (alla fine della stagione, tra febbraio e aprile conterò almeno una dozzina di giocatori che si sono fermati per non meno di quattro settimane), i risultati ci sorridono: passiamo due turni di Coppa d'Indonesia, non perdiamo un colpo in Confederation Cup e diciamo la nostra in campionato, anche se i nostri sforzi non bastano per recuperare sul Borneo.
A tal proposito, ho separato febbraio e marzo dalla parte restante della stagione proprio per evidenziare il momento in cui ho abbandonato l'idea di inseguire ancora il sogno della Super League per concentrarmi esclusivamente sulle coppe
Ad ogni modo, l'uscita dalla CL non sancisce la nostra esclusione definitiva dalle competizioni continentali. Infatti, dopo l'eliminazione ai playoff veniamo inseriti di diritto nella fase a gruppi della Confederation Cup (per intenderci, l'equivalente dell'Europa League) che prenderà il via proprio a fine febbraio.
Nel frattempo, per il Persibat è iniziato quello che, dal punto di vista degli impegni agonistici, definirei un ciclo terribile, non tanto (e non sempre) per la qualità degli avversari, ma per la frequenza con cui giochiamo: in pratica, dalla fine di gennaio e fino a maggio inoltrato disputeremo una partita ogni 3-4 giorni.
Gli impegni sono talmente tanti che, per non dilungarmi troppo, preferisco mostrarvi il prospetto delle partite che disputiamo tra metà febbraio e fine marzo
Nonostante i tanti infortuni (alla fine della stagione, tra febbraio e aprile conterò almeno una dozzina di giocatori che si sono fermati per non meno di quattro settimane), i risultati ci sorridono: passiamo due turni di Coppa d'Indonesia, non perdiamo un colpo in Confederation Cup e diciamo la nostra in campionato, anche se i nostri sforzi non bastano per recuperare sul Borneo.
A tal proposito, ho separato febbraio e marzo dalla parte restante della stagione proprio per evidenziare il momento in cui ho abbandonato l'idea di inseguire ancora il sogno della Super League per concentrarmi esclusivamente sulle coppe
Lo spartiacque della stagione, se così si può dire, è la sconfitta esterna contro il Persib, arrivata i primi di aprile subito dopo aver superato l'ennesimo turno di Coppa d'Indonesia. Dopo questa battuta d'arresto, infatti, ritengo che il Borneo sia per noi ormai irraggiungibile: gli infortuni cominciano a far sentire il loro peso e schierare un undici sufficientemente competitivo in tutte le partite è diventato di fatto impossibile.
Perciò, dopo questa sconfitta risparmio la migliore formazione disponibile per le coppe e schiero seconde e terze linee in campionato. Ovviamente, le nostre prestazioni in Super League subiscono un crollo quasi verticale, mentre, come speravo, continuiamo imperterriti il nostro cammino nelle altre competizioni
La parte finale della stagione ci regala gioie e dolori. Veniamo eliminati dalla Coppa di Singapore (la dirigenza si aspettava che la vincessi) e, dopo aver vinto a punteggio pieno il nostro gruppo in Confederation Cup, passiamo anche il primo turno ad eliminazione diretta.
Con la Confederation Cup che si ferma per riprendere in autunno ed il campionato ormai finito, la nostra concentrazione va interamente alla Coppa d'Indonesia. Dopo aver eliminato il Persib in semifinale, nell'ultimo atto della competizione troviamo un avversario di categoria inferiore come il PSBK.
Forse la cosa ci fa pensare che in finale avremmo avuto vita facile, ma così non è: per avere ragione dei nostri avversari dovremo arrivare, non senza patemi d'animo, ai rigori, ma alla fine siamo noi a spuntarla e a vincere la Coppa d'Indonesia
assicurandoci così anche l'accesso ai playoff della prossima edizione della Confederation Cup
Cosa ancora più importante, la conquista della coppa salva la stagione del Persibat e la mia panchina. La dirigenza, infatti, non ha gradito il rendimento della squadra in campionato (era pur sempre l'obiettivo stagionale più importante)
ed ha aspettato fino all'ultimo per offrirmi il rinnovo, rinnovo che, pur arrivando in extremis, è comunque "sub iudice", visto che per ottenerlo sono stato costretto a promettere che riporterò la squadra al posto che le compete nel prossimo futuro
Insomma, non si può certo dire che la riconoscenza abiti da queste parti. Certo, le prestazioni in campionato sono state deludenti, ma considerato che la bacheca del Persibat ha cominciato a riempirsi da quando ci sono io a guidare la squadra... beh, direi che un po' più di comprensione, considerati anche i tanti infortuni, non sarebbe stata fuori luogo.
Ad ogni modo, la situazione è questa. Ora, dopo una stagione così impegnativa, lunga e stancante, la squadra va in vacanza, mentre io, considerata la spada di Damocle che ho sulla testa, mi metto subito al lavoro per cercare di migliorare ciò che posso, in modo da avere già le idee chiare ed essere a buon punto quando il Persibat si ritroverà per preparare la nuova stagione; di questo, però, vi parlerò come sempre nel prossimo post.
ed ha aspettato fino all'ultimo per offrirmi il rinnovo, rinnovo che, pur arrivando in extremis, è comunque "sub iudice", visto che per ottenerlo sono stato costretto a promettere che riporterò la squadra al posto che le compete nel prossimo futuro
Insomma, non si può certo dire che la riconoscenza abiti da queste parti. Certo, le prestazioni in campionato sono state deludenti, ma considerato che la bacheca del Persibat ha cominciato a riempirsi da quando ci sono io a guidare la squadra... beh, direi che un po' più di comprensione, considerati anche i tanti infortuni, non sarebbe stata fuori luogo.
Ad ogni modo, la situazione è questa. Ora, dopo una stagione così impegnativa, lunga e stancante, la squadra va in vacanza, mentre io, considerata la spada di Damocle che ho sulla testa, mi metto subito al lavoro per cercare di migliorare ciò che posso, in modo da avere già le idee chiare ed essere a buon punto quando il Persibat si ritroverà per preparare la nuova stagione; di questo, però, vi parlerò come sempre nel prossimo post.
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