Dopo una stagione trionfale in cui ha vinto campionato, coppa nazionale e Confederation Cup asiatica, il Persibat Batang si ritrova per preparare le nuove sfide che lo attendono.
Il tripletino (perdonatemi la licenza, ma non saprei come chiamarlo altrimenti) ha portato notevole entusiasmo in tutto l'ambiente, oltre a delle cospicue entrate che hanno risollevato un po' le barcollanti finanze societarie.
Insomma, in società si respira una bella aria e mi dispiace un po' pensare che molto probabilmente la stagione che sta per iniziare sarà la mia ultima sulla panchina del Persibat. Ovviamente, non ho esternato a nessuno i miei pensieri e per ovvi motivi mi guardo bene dal farlo; anzi, se possibile, continuo a fare il mio lavoro con più impegno di prima, avendo sempre il bene della squadra in cima ai miei pensieri.
Proprio pensando al futuro del Persibat, a ritiro appena iniziato faccio una mossa piuttosto azzardata: rescindo il contratto, ormai scaduto, con Gildas Mpassi, capocannoniere della squadra da diverse stagioni, e per sostituirlo prendo un giovane albanese di belle speranze, il ventunenne Vigan Hoxha (cliccate sulle immagini per ingrandirle)
Certo, il ragazzo non è male, ma resta pur sempre un'incognita, considerato che va a sostituire una vera leggenda del club, un attaccante che mi garantiva almeno 25 gol a stagione. Perché, allora, questo salto nel buio? Semplice, Mpassi veleggia verso i 32 anni e non so se e per quanto avrebbe potuto garantire una certa continuità di prestazioni. Perciò, proprio perché ho pensato al bene futuro della squadra, anche se a malincuore ho deciso di sostituire uno dei pilastri del Persibat degli ultimi anni.
Per le stesse ragioni, qualche settimana dopo arriva in squadra un giocatore destinato a prendere il posto di un altra pedina fondamentale della formazione. Il nuovo arrivato si chiama Kelly Susilo e sarà la nuova ala sinistra del Persibat
Ventunenne come Hoxha, Susilo prende il posto dell'espertissimo Virmansyah, che diventa così la prima riserva per il ruolo. Grazie ai due nuovi innesti, l'età media della rosa si abbassa ulteriormente, tanto che nel mio undici di partenza ideale non sono presenti giocatori over 25.
A parte l'arrivo di Hoxha e Susilo, il precampionato scorre via senza problemi particolari. Qualche infortunio non particolarmente rilevante e tante amichevoli caratterizzano questa fase che, come è ormai consuetudine da qualche anno a questa parte, si chiude con il primo appuntamento competitivo della stagione, la Supercoppa indonesiana.
L'anno scorso è stato l'unico trofeo che abbiamo mancato (va detto che per la dirigenza non è importante) e quest'anno potrebbe essere un buon test per verificare se i ragazzi si sono ammosciati o hanno ancora quella fame di vittorie che l'anno scorso caratterizzò la squadra.
Infatti, giochiamo la partita contro una delle squadre storicamente più temibili della Super League, lo Sriwijaya. Per anni bestia nera mia e del Persibat, lo Sriwijaya è una squadra sempre difficile da affrontare, soprattutto in una partita secca e con una squadra che, per via dei nuovi innesti, è un po' meno rodata dell'anno scorso.
Perciò, più che preoccupato, sono curioso di vedere come si comporteranno i ragazzi al primo appuntamento importante, riservando particolare attenzione a Hoxha, che nelle amichevoli non ha brillato, e Kelly Susilo, che ha giocato pochissimo.
Ebbene, il risultato è questo
Più che battere, umiliamo lo Sriwijaya, ma cosa ancora più importante, almeno per me, è che Hoxha non ha tradito le attese, mettendo a segno una strepitosa tripletta. Anche Kelly Susilo si è ben comportato, mettendo a segno due assist che hanno mandato in rete il suo omonimo sulla fascia destra. Insomma, sono più che soddisfatto di ciò che ho visto, sia per quanto riguarda i nuovi arrivati, sia per quanto riguarda l'attitudine della squadra.
Adesso, messa in bacheca la Supercoppa, è ora di pensare a ciò che ci aspetta lungo la stagione. Ci concentreremo, come sempre, su una partita alla volta e vedremo, tra campionato e Confederation Cup, dove riusciremo ad arrivare.
Di questo, però, vi parlerò nel prossimo post.
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