Carriera FM16 | Persibat Batang, Premier Division Indonesia, stagione 2017/18 - 3

Il Persibat Batang ha chiuso l'anno piazzandosi al primo posto nel Gruppo B della Premier Division indonesiana. Il titolo di campione d'inverno (anche se da queste parti la definizione è alquanto impropria) è doppiamente virtuale perché, oltre a non aver ancora davvero vinto nulla, due dirette inseguitrici hanno giocato una partita in meno ed è sicuro che una delle due ci supererà in classifica.

In ogni caso, la nostra posizione è questa e ci godiamo il momento e la vista, sperando che non ci dia le vertigini.

Momento che, a gennaio, sembra destinato a finire, visto che nelle tre partite successive alla vittoria interna contro il Kalteng Putra riusciamo a racimolare solo due punti (cliccate sulle immagini per ingrandirle)




Nel frattempo, quasi sul finire del mese ho portato in squadra Dwi Ambara, giocatore molto duttile che, oltre ad avere i numeri per fare il centrocampista titolare, mi consentirà di utilizzare maggiormente, soprattutto a partita in corso, il 4-1-4-1



Sul filo di lana, invece, arriva il mio nuovo esterno sinistro di centrocampo, Zabidh Fachluddin. Giocatore di esperienza, va a ricoprire il posto da titolare lasciato improvvisamente libero dal suo precedessore che, a poche ore dalla chiusura del mercato, ha accettato il contratto di un'altra squadra (al Persibat era senza)



Fortunatamente, i nuovi innesti si inseriscono subito bene nei meccanismi della squadra, che tra febbraio e i primi di marzo ricomincia a girare, ribadendo il primo posto solitario al termine del ciclo di partite che porta all'ultima sosta per le nazionali


A due giornate dal termine del campionato, la nostra partecipazione ai playoff non è ancora matematica, ma i quattro punti di vantaggio dal terzo posto mi rendono, se non del tutto tranquillo, abbastanza ottimista.

Ottimismo che, una volta tanto, non viene smentito dai fatti, visto che la larga vittoria in trasferta contro il Perseman sancisce con una giornata d'anticipo anche il nostro primo posto nel girone, grazie ai risultati che arrivano dagli altri campi



Per il secondo anno consecutivo siamo ai playoff e, a differenza dell'anno scorso, stavolta non intendo lasciarmi soffiare la promozione negli ultimi minuti dell'ultima partita. Purtroppo, però, il sorteggio non ci sorride



Nell'arco di tre partite mi gioco tutta la stagione, ma forte dell'esperienza precedente cerco di non ripetere gli stessi errori dell'anno passato, evitando, ad esempio, di mettere pressione alla squadra, cosa che l'anno prima si era rivelata deleteria. Inoltre, decido, almeno in trasferta, di giocare un po' più coperto, passando dal 4-4-2 usato per tutta la stagione al 4-1-4-1.

Entrambe le scelte si rivelano felici e la prima partita dei playoff si conclude così

   
La vittoria in trasferta ci mette in posizione favorevole rispetto ai nostri avversari (le altre due squadre del girone hanno pareggiato) ed il successivo incontro casalingo potrebbe regalarci la promozione con un turno di anticipo. Spinto dal desiderio di chiudere subito il discorso, torno al 4-4-2, convinto che, giocando in casa, sia il modulo migliore da adottare...


Come volevasi dimostrare! Pareggio sofferto che ci fa scivolare al secondo posto nel girone, costringendo il Persibat a giocarsi tutto nell'ultima partita per la seconda volta. Rispetto all'anno prima, però, abbiamo a disposizione due risultati e giochiamo la partita decisiva in trasferta e sarebbe stupido da parte mia non tenere conto di queste cose.

Perciò, la scelta cade di nuovo sul 4-1-4-1 e...


vinciamo, assicurandoci la promozione.

Da vincitori del girone non ci resta che giocare l'ultima partita, ovvero la finale per il primo e secondo posto della Premier Division. La squadra avversaria è il Persiba Bantul, che conosciamo bene perché durante la stagione normale si è piazzata al secondo posto nel nostro Gruppo.

Nelle due partite di campionato abbiamo ottenuto una vittoria ed un pareggio, ma alla luce dei recenti risultati non sono più così sicuro che schierare il 4-4-2 sia la scelta migliore da fare, perciò per la finale ripropongo ancora una volta quel 4-1-4-1 che mi ha dato tante soddisfazioni nelle ultime partite e la scelta si rivela di nuovo azzeccata


La finale è nostra e con essa il titolo di campioni della Premier Division indonesiana



Con il titolo, arrivano anche i primi riconoscimenti per il sottoscritto (vinco il premio come Allenatore dell'anno per la categoria) e per alcuni dei miei giocatori, ma ciò che più conta è che, con la promozione in Super League, la dirigenza decide di abbandonare lo status semi-professionistico per passare a pro. Era ora.

Prima di cercare di sfruttare nel miglior modo possibile tutte le opportunità che il nuovo status mi offre e tuffarmi a capofitto nella preparazione della prossima stagione, mi fermo un attimo a pensare ai tre anni che sono passati dal mio arrivo in Indonesia.

L'esonero del Persik è ancora fresco nella mia memoria e, col senno di poi, penso di poter dire che quell'episodio ha rappresentato il punto di svolta in questa fase della mia carriera. Ragionando sui miei errori, legati alla sufficienza con cui ho affrontato la mia prima panchina, ho capito che un allenatore non può e non deve mai dire nulla per scontato.

Moduli, tattiche, giocatori, ruoli e mansioni vanno sempre valutati e, eventualmente, rivisti per far sì che i risultati arrivino con continuità. Sì, è vero, si tratta di un duro lavoro, ma è per questo che mi pagano (a proposito, la dirigenza mi ha offerto un nuovo contratto con scadenza giugno 2020 e adeguamento dello stipendio) e a me piace che sia così. Anzi, adesso scusatemi, ma ho la mia prima stagione di Super League da preparare.

Appuntamento, come sempre, al prossimo post.        


      

Commenti

  1. Grande Persibat!

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    1. La squadra è andata alla grande, ma non ti dico il batticuore nelle ultime partite. Comunque, sono soddisfazioni :-)

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